“Vi racconterò una vecchia favola…”

 Musical in due atti

…ovvero quella di Pinocchio, con i personaggi improbabili e simbolici che animano il libro di Collodi, ed è il racconto dei passi a volte goffi, a volte lucidi che tutti facciamo per addentrarci in una realtà dalle mille facce, della maturazione conquistata attraverso esperienze gioiose e amare…

IL MUSICAL
Sulla falsa riga del “Pinocchio” collodiano nasce “Vi racconterò una vecchia favola”, reinterpretazione del celebre burattino in una persona disabile che si imbatte nelle scomode barriere della società odierna , incarnate metaforicamente da personaggi e situazioni della favola originale; così in Geppetto si scoprono emozioni , speranze e paure di un genitore di fronte alla prepotente diversità del bambino desiderato, nei Carabinieri l’irrazionale rimorso dell’aver generato una vita che non avrà le opportunità e le soddisfazioni di altre; nel Grillo Parlante , la coscienza paternalistica di chi vuole assorbire il diverso nella società, ma per controllarlo, senza mai voler guardare il mondo con i suoi occhi . Pinocchio dovrà guardarsi da rappresentanti di associazioni: (Una volpe e un Gatto) e di cooperative sociali : (Tre Faine) che sotto una patina filantropica, partecipano all’inesorabile meccanismo economico, dovrà guardarsi da psichiatri (Una Fata ) che somministrano terapie tranquillanti e dai dibattiti aridi e cotti del mondo accademici: (Tre Medici).

Dovrà guardarsi dalla scorciatoia degli istituti (Un carro e nel Paese dei Balocchi ) recinto di uguali perché diversi, in cui si paga un surrogato di normalità con la perdita di dignità e di coscienza di sé; dalla rigida gerarchia delle vacanze organizzate (Un Circo), dove si mimano divertimenti comuni, ma dove il mondo si divide tra malato ed assistente.
Poi ci sono i sentimenti ed i problemi, a volte esasperati del disagio, ma per sempre gli stessi di ciascuno di noi : il sesso ( Il Naso) vissuto con urgenza e confusione, a volte con senso di colpa; la disillusione per la quale tutto intorno ci sembra ostile ed arbitrario (Un Giudice) , la Solitudine e la depressione (Una Balena).

Sarà il tonno colui che saprà riconoscere il proprio disagio in quello degli altri, che troverà nella diversità lo slancio per il viaggio; sarà lui l’uomo nuovo “che vede nell’altro un altro sé” per poter essere più libero e più capace di amore ….. sarà ognuno di noi se vorremo veramente impegnare la nostra vita nell’ascolto del prossimo

 

 

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